Pescate, misurate, taggate e liberate: 150 anguille della Valli di Comacchio, nella mattinata di martedì 29 novembre, hanno preso la via del mare per ritornare là dove sono nate. Il Mar dei Sargassi, fra le isole Bermuda e le Antille, rappresenta infatti il luogo privilegiato di nascita della specie Anguilla anguilla e gli esemplari, una volta nati, intraprendono un lungo viaggio per migliaia di chilometri, crescendo strada facendo, e arrivano nelle placide acque delle valli interne per continuare la loro maturazione. Poi, anni dopo, raggiunta la maturità sessuale, con la loro livrea nera e argentea, durante fredde e turbolente nottate d’autunno escono dalle Valli che le hanno viste crescere, riprendono la via del mare per tornare e riprodursi nel mar dei Sargassi, dove sono nate. Marcare le anguille prossime al viaggio rientra fra le azioni previste nel progetto LIFEEL, volto a salvaguardare e a sfruttare in modo sostenibile la specie europea denominata “Anguilla anguilla“, dal 2013 inserita nelle nella lista rossa della IUCN (l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) nella categoria “Pericolo Critico”.
Gli studi sulla specie confermano per le anguille delle Valli di Comacchio hanno la più alta percentuale riproduttiva a livello nazionale ed europeo e la loro liberazione, per favorirne la riproduzione, rientra dunque fra le azioni di tutela e di salvaguardia.
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