Le azioni del Progetto

Come tutti i progetti finanziati dallo strumento LIFE della Comunità Europea, anche LIFEEL è strutturato secondo un preciso schema di azioni che comprendono: un pacchetto di azioni preparatorie e propedeutiche alle vere e proprie azioni di conservazione, indicato con la lettera “A”; un pacchetto di azioni, appunto, di conservazione “C”, che comprende tutti gli interventi concreti messi in campo dal progetto per la conservazione -in questo caso- della specie target Anguilla; un insieme di azioni “D” di monitoraggio dell’efficacia delle azioni di conservazione realizzate dal progetto, per la verifica degli effettivi risultati raggiunti; un gruppo di azioni “E” di divulgazione, educazione e coinvolgimento dei vari gruppi di destinatari e portatori di interesse individuati dal progetto; un gruppo “F” di azioni di gestione e coordinamento di tutto il lavoro e del partenariato. Di seguito si descrivono brevemente tutte le azioni previste da LIFEEL:

Avvio del progetto

Con quest’azione iniziale ogni partner di progetto compie i primi passi strategici per il consolidamento del partenariato, la definizione dei gruppi di lavoro, la formazione del team di coordinamento e gestione complessiva di tutto il progetto, composto da rappresentanti di tutti i partner: il cosiddetto “STEERING COMMITTEE”. Con questa azione sono anche individuate e realizzate le prime procedure di affidamento degli incarichi esterni previsti e necessari fin dal primo anno, come quello relativo al Project Manager.

L’A1 è un’azione di gestione iniziale delle attività di progetto e ha una durata di pochi mesi, successivamente, per tutta la durata del progetto, la gestione sarà portata avanti con l’Azione F1. Con l’Azione A1 gli accordi tra il Coordinatore beneficiario e i partener sono stati firmati e ciascun partner ha definito il proprio organigramma che impiegherà nel progetto, inoltre, sono state avviate le procedure per l’assegnazione degli incarichi esterni previsti.

Stato di avanzamento 100%

Protocollo di selezione dei migliori riproduttori

Nel primo anno di progetto, con quest’azione viene sviluppato un protocollo per il riconoscimento e la selezione dei migliori riproduttori – le migliori “anguille argentine” – da rilasciare in natura. Questo protocollo non solo viene applicato nell’ambito del progetto (Azione C1) con i ripopolamenti, ma ne viene anche promossa e incentivata l’applicazione da parte dei vallicoltori e degli allevatori, per accrescere efficacemente il potenziale riproduttivo della popolazione naturale di anguilla.

Il protocollo si basa su parametri biometrici di facile misurazione e valutazione, per agevolarne il più possibile l’applicazione sul campo.

L’Azione A2 è un’azione preparatoria e sarà propedeutica per la realizzazione di altre Azioni di LIFEEL. L’azione è stata realizzata in Italia e in Grecia  e grazie ad essa è stato messo a punto un protocollo in grado di identificare con una discreta attendibilità le anguille migranti dalle pre-migranti.

Il protocollo è stato sviluppato in Italia dal dott. Mordenti dell’Università di Bologna (Dip. Scienze Mediche Veterinarie) in collaborazione con l’Università di Ferrara, i Parchi del Delta del Po dell’Emilia e di quello del Veneto, mentre, in Grecia ci si è avvalsi della collaborazione del dott. Sapounidis, del Fisheries Research Institute.

Per arrivare alla definizione del protocollo, in Italia, sono state analizzate 7 popolazioni dell’alto Adriatico: 6 ricadono nelle aree vallive del Parco del Delta del Po del Veneto (Valle Bonello, Valle San Carlo, Valle Cà Pasta, Valle Scanarello) e dell’Emilia-Romagna (Valli di Comacchio e Valle Nuova) ed 1 posizionata più a nord all’interno dell’area valliva di Marano-Grado. Per quanto riguarda la popolazione greca, è stata indagata la popolazione presente nell’area valliva Vistonida all’interno del Parco Nazionale della Macedonia Orientale e Tracia. La campagna di campionamento ha comportato l’analisi morfometrica di oltre 1.600 femmine adulte di anguilla in gran parte di origine italiana ed in misura minore di origine ellenica.

Il protocollo funziona attraverso l’inserimento nel programma di due soli parametri morfometrici (lunghezza totale e diametro dell’occhio) e con questi dati sarà possibile caratterizzare le anguille secondo 3 diversi stadi: anguille residenti (non migranti), anguille pienamente migranti (100%) e anguille con grado di migrazione superiore al 90%. Grazie a questo prodotto di LIFEEL gli operatori del settore possono contare su un valido strumento in grado di effettuare una selezione dei riproduttori maggiormente validi da rilasciare a supporto della riproduzione in natura, assicurando un ulteriore importante passo avanti nella conservazione dell’anguilla. Il protocollo e le istruzioni possono essere scaricati dalla homepage di questo sito (www.lifeel.eu).

Stato di avanzamento 100%

Progettazione di passaggi per anguille

Quest’azione è propedeutica all’azione C3 di costruzione e messa in funzione dei passaggi.

Sono progettate strutture specifiche per l’Anguilla, in particolare per i suoi stadi giovanili (ceche e ragani), per permetterne il superamento di barriere artificiali altrimenti invalicabili nel loro viaggio di risalita dei corsi d’acqua per raggiungere le aree di accrescimento.

L’azione prevede la progettazione di 7 strutture utili a ripristinare la migrazione verso monte delle giovani anguille nel bacino del Po in Italia e nel Fiume Nestos in Grecia. I progetti, in fase di ultimazione, riguardano la realizzazione di 6 infrastrutture blu in Italia e 1 in Grecia. In territorio italiano la progettazione riguarda 3 opere sul Fiume Panaro e 3 sul delta del Po, invece in Grecia il passaggio per anguille sarà progettato sulla diga Toxotes. In entrambe le nazioni i progetti sono quasi pronti per essere inoltrati alle autorità competenti.

Stato di avanzamento 70%

Analisi e linee guida per favorire la discesa al mare nel bacino del Po

Quest’azione affronta una delle minacce che affliggono maggiormente tutto lo stock naturale di Anguilla, non solo la popolazione del bacino del Po: la diffusione sul reticolo fluviale di centrali idroelettriche. Le anguille mature, potenziali riproduttori che hanno intrapreso il loro viaggio di discesa dei corsi d’acqua verso il mare, possono imbattersi nelle turbine e queste ultime, se non adeguatamente progettate possono rivelarsi delle vere e proprie trappole mortali per le anguille. Con quest’azione sarà realizzata la prima ricognizione sistematica di tutte le centrali idroelettriche presenti sul reticolo di principale d’interesse per l’Anguilla, nel bacino di pianura del fiume Po, arrivando a definire le migliore soluzioni di mitigazioni e dunque le LINEE GUIDA PER LA COMPATIBILIZZAZIONE DELLE STRUTTURE IDROELETTRICHE CON LA MIGRAZIONE IN DISCESA DELLE ANGUILLE ARGENTINE (sub-azione A4.1). Con la sub-azione A4.2 sarà anche progettato un sistema sperimentale di dissuasione dell’anguilla: un dispositivo in grado di dissuadere l’anguilla dall’imboccare il canale di adduzione dell’acqua alla centrale idroelettrica.

Le attività previste nelle due sub-azioni stanno procedendo secondo i piani. Per quanto riguarda la sub-azione 4.1 è stata avviata una ricerca di informazioni riguardanti i singoli impianti idroelettrici di interesse che proseguirà nei prossimi mesi per arrivare alla realizzazione delle linee guida previste. Per la sub-azione 4.2, che prevede la progettazione di un sistema sperimentale di dissuasione delle anguille in smonta presso l’opera di presa della centrale Enel Green Power di Creva sul Fiume Tresa, il progetto è stato definito e consiste nel posizionamento di luci stroboscopiche sommerse in corrispondenza della griglia posizionata a protezione della presa d’acqua della centrale.

Stato di avanzamento 65%

Piano degli interventi prioritari per il ripristino della percorribilità fluviale a favore dell’Anguilla

Con quest’azione, o meglio con la sub-azione A5.1, sarà redatto il primo “Piano di ripristino della continuità e della connessione del reticolo idrografico principale a scala di bacino, sia in Italia nel settore di pianura del bacino del Po, sia in Grecia, nel bacino del fiume Nestos.

Con l’azione A5.2 le LINEE GUIDA per la compatibilizzazione delle opere idroelettriche con la discesa delle anguille argentine saranno invece messe a punto.

Stato di avanzamento 25%

Rilascio in natura di anguille argentine selezionate

Durante tutto il progetto, utilizzando il protocollo di selezione elaborato con l’azione A2, verranno annualmente liberate anguille argentine, selezionate come riproduttori “più promettenti”, proprio per aumentare il potenziale riproduttivo della popolazione naturale di anguilla. Questa Azione sarà svolta in Italia e in Grecia. Il coordinamento tecnico scientifico per le attività svolte in Italia sarà dell’Università degli Studi di Ferrara con la partecipazione dell’Università di Bologna, dei parchi del Delta del Po Veneto ed Emiliano. In Grecia l’azione sarà guidata dall’Istituto di ricerca – ELGO DIMITRA e in entrambi gli stati sarà fondamentale il coinvolgimento dei vallicultori e dei pescatori.

Durante i 4 anni di progetto nei mesi conclusivi di ogni anno (da agosto a dicembre) avverrà il rilascio in mare dei riproduttori selezionati sulla base del protocollo sviluppato nell’Azione A2. Il monitoraggio di questi riproduttori nella fase di avvio della loro migrazione sarà realizzato tramite l’Azione D1.2 e grazie a dei sistemi di marcatura di cui le anguille saranno dotate. Gli esemplari saranno marcati prima del rilascio con diverse tecnologie a disposizione: spaghetti tag applicati esternamente, trasmettitori impiantati internamente e tag satellitari pop-up.

In questi primi mesi di avvio dell’azione sono stati selezionati dei riproduttori grazie al citato protocollo e, prima del rilascio, sul dorso di ciascuno di essi è stato applicato uno spaghetto Tag colorato di verde ben visibile, con la scritta “Lifeel” e l’identificativo dell’esemplare. Il monitoraggio della migrazione di questi esemplari marcati con spaghetto Tag potrà essere effettuato nelle prime fasi migratorie grazie alla eventuale ricattura da parte di pescatori, a tal proposito è stato attivato nell’Azione E1 un sistema di segnalazione online (LIFEEL Alert) disponibile su questo sito (Fai la tua segnalazione!) per segnalare l’eventuale cattura di esemplari marcati.

Stato di avanzamento 10%

Sviluppo di un protocollo di primo allevamento dell’anguilla e ripopolamento

L’obiettivo primario di quest’azione è contrastare una pratica ancora molto diffusa in tutto l’areale della specie di prelievo in natura di grandi quantità di Anguille agli stadi giovanili per destinarli al consumo umano o all’allevamento, comunque finalizzato anch’esso al consumo.

Con quest’azione viene sviluppata e applicata una metodica del tutto originale, allo studio da parte dell’Università di Bologna da alcuni anni, che permette la riproduzione in cattività di soggetti sessualmente maturi e quindi il primo accrescimento delle larve, fino al momento della liberazione in natura, che avviene in mare.

Stato di avanzamento 20%

Realizzazione di passaggi per la risalita delle giovani anguille

I passaggi per permettere la libera ascesa, specifici per le giovani anguille, progettati con l’azione A3 verranno realizzati in Italia in tre siti diversi del delta del Po e sul Fiume Panaro e, in Grecia, lungo il Fiume Nesto Presso la diga di Toxotes. Due rampe che saranno realizzate sul Fiume Panaro non verranno costruite soltanto per le giovani anguille, ma per tutta la fauna ittica andando così a ripristinare la percorribilità nel tratto di pianura e di collina.

L’Azione C3 prenderà il via a partire dal 2022.

Stato di avanzamento 0%

Realizzazione di un sistema di dissuasione per le anguille in discesa

Con questa Azione il sistema di dissuasione sperimentale progettato durante l’Azione A4 sarà realizzato e installato presso la diga di Creva (Provincia di Varese) sul Fiume Tresa. Il sistema di dissuasione sarà tarato e ne sarà valutata l’efficacia nel dissuadere le anguilla dal prendere la via verso le turbine della centrale idroelettrica.

La realizzazione del sistema di dissuasione per le anguille in discesa presso la diga di Creva sul Fiume Tresa in Provincia di Varese non è ancora iniziata. Nell’Azione A4.2 è stato definito che come sistema di dissuasione saranno utilizzate delle luci stroboscopiche sommerse applicate in corrispondenza della griglia che protegge la presa d’acqua della centrale. I lavori per la posa del dissuasore inizieranno nei primi mesi del 2022.

Stato di avanzamento 0%

Monitoraggio dell’efficacia dei rilasci delle anguille argentine selezionate

Lo scopo di questa Azione è di verificare, da un lato, la validità del protocollo di selezione dei migliori riproduttori di anguilla elaborato con l’Azione A2; dall’altro lato, sarà valutata l’efficacia dei ripopolamenti di anguille argentine nell’incrementare la stock selvatico.

Questa azione si muove su due fronti: sin dal suo inizio, da un lato c’è un costante monitoraggio della validità del protocollo sviluppato ed impiegato prima di procedere alla marcatura e al rilascio dei riproduttori selezionati. Dall’altro lato c’è l’attività che riguarda il monitoraggio delle prime fasi migratorie degli esemplari marcati con il coinvolgimento di pescatori sportivi e di professione. Dopo una fase iniziale in cui è stato necessario selezionare il materiale tecnico per il monitoraggio, le attività sono iniziate con il coinvolgimento dei pescatori grazie a delle campagne di sensibilizzazione e informazione. Per facilitare la segnalazione di eventuali anguille marcate è stata realizzata una brochure consegnata ai pescatori e nei mercati ittici. Inoltre, è stato attivato il sistema di segnalazione on-line LIFEEL Alert (disponibile su questo sito al seguente link https://lifeel.eu/fai-la-tua-segnalazione/ ).

In questa fase è stato definito anche il posizionamento degli idrofoni fissi che saranno dislocati in un punto tra Cervia e Cesenatico su strutture di mitilicoltura in modo da formare un fronte perpendicolare alla linea di costa.

Questa Azione iniziata nell’ultimo trimestre del 2021, in seguito al rilascio dei primi riproduttori selezionati e marcati, proseguirà fino al termine del progetto.

Stato di avanzamento 5%

Monitoraggio dell’efficacia dei passaggi realizzati nell’Azione C3 e monitoraggio del sistema di dissuasione

Questa Azione monitora in fase ex-ante e in fase ex-post la migrazione degli esemplari di anguilla negli ambienti dove trascorreranno la fase di accrescimento nel reticolo delle acque interne. Il monitoraggio verificherà l’efficacia dei passaggi per anguille realizzati con l’Azione C3 e l’efficacia del sistema di dissuasione installato presso della diga di Creva. Quest’ultimo risulterà utile per la realizzazione delle linee guida elaborate nell’Azione A5.

Una delle attività di questa azione prevede una fase ex-ante dalla quale sarà possibile avere dei dati di riferimento su cui verificare la funzionalità dei passaggi per pesci realizzati tramite l’Azione C3. L’Università di Ferrara ha attivato il monitoraggio sia dei giovani in risalita sia delle anguille argentine in discesa, i primi dati non sono molto incoraggianti e di fatto ricalcano un po’ lo stato di salute di questa specie in Italia. In queste attività di monitoraggio è emersa una situazione di notevole criticità con una tempistica delle migrazioni che risulta spostata in avanti rispetto a prima: le ceche attese da fine novembre inizio dicembre, ora giungono tra fine febbraio e inizio marzo. Anche dall’attività di monitoraggio in continuo nel passaggio per pesci di Isola Serafini sul Fiume Po (opera realizzata nell’ambito del progetto Life Con.flu.Po (https://www.life-conflupo.eu/index.php?lang=en), che è attiva dall’inizio del progetto, non giungono buone notizie, infatti, nessun esemplare di anguilla è risalito dal passaggio per pesci.

Anche a Creva, dove sarà installato un sistema di dissuasione saranno condotte delle indagini tramite telemetria acustica per valutarne l’efficacia sia prima che dopo la realizzazione del disssuasore.

Il monitoraggio proseguirà fino alla fine del progetto e comprenderà il monitoraggio nei pressi infrastrutture blu previste in Italia e in Grecia una volta che saranno ultimate.

Stato di avanzamento 25%

Monitoraggio dei risultati del programma di allevamento per gli stadi giovanili di anguilla

L’Azione D3 monitora e valuta il successo del protocollo sperimentale di produzione in cattività dell’anguilla messo a punto e implementato con l’Azione C2.

Stato di avanzamento 0%

Monitoraggio dell’impatto del Progetto

Azione fondamentale per valutare il successo complessivo del Progetto e per calibrare l’andamento delle singole azioni. Sarà portata avanti per tutto il progetto e coinvolgerà tutti i partner.

Stato di avanzamento 0%

Attività di informazione e di sensibilizzazione

Azione di comunicazione di Progetto, in questa azione saranno messe in campo varie iniziative e prodotti destinati a informare e sensibilizzare la popolazione e le diverse categorie di portatori di interesse sull’urgenza di attivarsi per la conservazione dell’anguilla e sulle attività del progetto stesso.

Stato di avanzamento 25%

Divulgazione tecnica e networking

Informazione, scambio tecnico-scientifico e cooperazione con altri gruppi di ricerca che si stanno occupando di attività analoghe in altre parti dell’Unione Europea

Stato di avanzamento 15%

Gestione del Progetto e attività After Life

Gestione e coordinamento generale del Progetto assicurato attraverso una struttura di gestione definita che coinvolge tutto il partenariato ed è favorita dalla presenza di un unico Project Manager. Inoltre, sarà elaborato l’After LIFE plan che sarà messo in campo quando il progetto sarà concluso, al fine di dare continuità alle misure di conservazione dell’anguilla intraprese durante il Progetto.

Stato di avanzamento 25%

Le azioni del Progetto

Come tutti i progetti finanziati dallo strumento LIFE della Comunità Europea, anche LIFEEL è strutturato secondo un preciso schema di azioni che comprendono: un pacchetto di azioni preparatorie e propedeutiche alle vere e proprie azioni di conservazione, indicato con la lettera “A”; un pacchetto di azioni, appunto, di conservazione “C”, che comprende tutti gli interventi concreti messi in campo dal progetto per la conservazione -in questo caso- della specie target Anguilla; un insieme di azioni “D” di monitoraggio dell’efficacia delle azioni di conservazione realizzate dal progetto, per la verifica degli effettivi risultati raggiunti; un gruppo di azioni “E” di divulgazione, educazione e coinvolgimento dei vari gruppi di destinatari e portatori di interesse individuati dal progetto; un gruppo “F” di azioni di gestione e coordinamento di tutto il lavoro e del partenariato. Di seguito si descrivono brevemente tutte le azioni previste da LIFEEL:

Avvio del progetto

Stato di avanzamento 100%

Con quest’azione iniziale ogni partner di progetto compie i primi passi strategici per il consolidamento del partenariato, la definizione dei gruppi di lavoro, la formazione del team di coordinamento e gestione complessiva di tutto il progetto, composto da rappresentanti di tutti i partner: il cosiddetto “STEERING COMMITTEE”. Con questa azione sono anche individuate e realizzate le prime di procedure di affidamento degli incarichi esterni previsti e necessari fin dal primo anno, come quello relativo al Project Manager.

L’A1 è un’azione di gestione iniziale delle attività di progetto e ha una durata di pochi mesi, successivamente, per tutta la durata del progetto, la gestione sarà portata avanti con l’Azione F1. Con l’Azione A1 gli accordi tra il Coordinatore beneficiario e i partener sono stati firmati e ciascun partner ha definito il proprio organigramma che impiegherà nel progetto, inoltre, sono state avviate le procedure per l’assegnazione degli incarichi esterni previsti.

Protocollo di selezione dei migliori riproduttori

Stato di avanzamento 90%

Nel primo anno di progetto, con quest’azione viene sviluppato un protocollo per il riconoscimento e la selezione dei migliori riproduttori – le migliori “anguille argentine” – da rilasciare in natura. Questo protocollo non solo viene applicato nell’ambito del progetto (Azione C1) con i ripopolamenti, ma ne viene anche promossa e incentivata l’applicazione da parte dei vallicoltori e degli allevatori, per per accrescere efficacemente il potenziale riproduttivo della popolazione naturale di anguilla.

Il protocollo si basa su parametri biometrici di facile misurazione e valutazione, per agevolarne il più possibile l’applicazione sul campo.

L’Azione A2 è un’azione preparatoria e sarà propedeutica per la realizzazione di altre Azioni di LIFEEL. Questa azione è stata quasi completamente ultimata e grazie ad essa è stato messo a punto un protocollo in grado di identificare con una più che buona attendibilità le anguille migranti dalle pre-migranti.

Questo protocollo è stato sviluppato in Italia dal dott. Mordenti dell’Università di Bologna (Dip. Scienze Mediche Veterinarie) in collaborazione con l’Università di Ferrara, i Parchi del Delta del Po dell’Emilia e di quello del Veneto, mentre in Grecia ci si è avvalsi della collaborazione del dott. Sapounidis, del Fisheries Research Institute.

Per arrivare alla definizione del protocollo, in Italia, sono state analizzate 7 popolazioni dell’alto Adriatico: 6 ricadono nelle aree vallive del Parco del Delta del Po del Veneto (Valle Bonello, Valle San Carlo, Valle Cà Pasta, Valle Scanarello) e dell’Emilia-Romagna (Valli di Comacchio e Valle Nuova) ed 1 posizionata più a nord all’interno dell’area valliva di Marano-Grado. Per quanto riguarda la popolazione greca, è stata indagata la popolazione presente nell’area valliva Vistonida all’interno del Parco Nazionale della Macedonia Orientale e Tracia. La campagna di campionamento ha comportato l’analisi morfometrica di oltre 1.600 femmine adulte di anguilla in gran parte di origine italiana ed in misura minore di origine ellenica.

Il protocollo funziona attraverso l’inserimento nel programma di due soli parametri morfometrici (lunghezza totale e diametro dell’occhio) e con questi dati sarà possibile caratterizzare le anguille secondo 3 diversi stadi: anguille residenti (non migranti), anguille pienamente migranti (100%) e anguille con grado di migrazione superiore al 90%. Grazie a questo prodotto di LIFEEL gli operatori del settore possono contare su di un valido strumento in grado di effettuare una selezione dei riproduttori maggiormente validi da rilasciare a supporto della riproduzione in natura, assicurando un ulteriore importante passo avanti nella conservazione dell’anguilla. Il protocollo e le istruzioni possono essere scaricati dalla homepage di questo sito (www.lifeel.eu).

Altre attività di campionamento saranno portate avanti nei prossimi mesi con l’obiettivo di ottimizzare la messa a punto del protocollo.

Progettazione di passaggi per anguille

Stato di avanzamento 70%

Quest’azione è propedeutica all’azione C3 di costruzione e messa in funzione dei passaggi.

Sono progettate strutture specifiche per l’Anguilla, in particolare per i suoi stadi giovanili (ceche e ragani), per permetterne il superamento di barriere artificiali altrimenti invalicabili nel loro viaggio di risalita dei corsi d’acqua per raggiungere le aree di accrescimento.

L’azione prevede la progettazione di 7 strutture utili a ripristinare la migrazione verso monte delle giovani anguille nel bacino del Po in Italia e nel Fiume Nestos in Grecia. I progetti, in fase di ultimazione, riguardano la realizzazione di 6 infrastrutture blu in Italia e 1 in Grecia. In territorio italiano la progettazione riguarda 3 opere sul Fiume Panaro e 3 sul delta del Po, invece in Grecia il passaggio per anguille sarà progettato sulla diga Toxotes. In entrambe le nazioni i progetti sono quasi pronti per essere inoltrati alle autorità competenti.

Analisi e linee guida per favorire la discesa al mare nel bacino del Po

Stato di avanzamento 65%

Quest’azione affronta una delle minacce che affliggono maggiormente tutto lo stock naturale di Anguilla, non solo la popolazione del bacino del Po: la diffusione sul reticolo fluviale di centrali idroelettriche. Le anguille mature, potenziali riproduttori che hanno intrapreso il loro viaggio di discesa dei corsi d’acqua verso il mare, possono imbattersi nelle turbine e queste ultime, se non adeguatamente progettate possono rivelarsi delle vere e proprie trappole mortali per le anguille. Con quest’azione sarà realizzata la prima ricognizione sistematica di tutte le centrali idroelettriche presenti sul reticolo di principale d’interesse per l’Anguilla, nel bacino di pianura del fiume Po, arrivando a definire le migliore soluzioni di mitigazioni e dunque le LINEE GUIDA PER LA COMPATIBILIZZAZIONE DELLE STRUTTURE IDROELETTRICHE CON LA MIGRAZIONE IN DISCESA DELLE ANGUILLE ARGENTINE (sub-azione A4.1). Con la sub-azione A4.2 sarà anche progettato un sistema sperimentale di dissuasione dell’anguilla: un dispositivo in grado di dissuadere l’anguilla dall’imboccare il canale di adduzione dell’acqua alla centrale idroelettrica.

Le attività previste nelle due sub-azioni stanno procedendo secondo i piani. Per quanto riguarda la sub-azione 4.1 è stata avviata una ricerca di informazioni riguardanti i singoli impianti idroelettrici di interesse che proseguirà nei prossimi mesi per arrivare alla realizzazione delle linee guida previste. Per la sub-azione 4.2, che prevede la progettazione di un sistema sperimentale di dissuasione delle anguille in smonta presso l’opera di presa della centrale Enel Green Power di Creva sul Fiume Tresa, il progetto è stato definito e consiste nel posizionamento di luci stroboscopiche sommerse in corrispondenza della griglia posizionata a protezione della presa d’acqua della centrale.

Piano degli interventi prioritari per il ripristino della percorribilità fluviale a favore dell’Anguilla

Stato di avanzamento 25%

Con quest’azione, o meglio con la sub-azione A5.1, sarà redatto il primo “Piano di ripristino della continuità e della connessione del reticolo idrografico principale a scala di bacino, sia in Italia nel settore di pianura del bacino del Po, sia in Grecia, nel bacino del fiume Nestos.

Con l’azione A5.2 le LINEE GUIDA per la compatibilizzazione delle opere idroelettriche con la discesa delle anguille argentine saranno invece messe a punto.

Rilascio in natura di anguille argentine selezionate

Stato di avanzamento 10%

Durante tutto il progetto, utilizzando il protocollo di selezione elaborato con l’azione A2, verranno annualmente liberate anguille argentine, selezionate come “più promettenti” riproduttori, proprio per aumentare il potenziale riproduttivo della popolazione naturale di anguilla. Questa Azione sarà svolta in Italia e in Grecia. Il coordinamento tecnico scientifico per le attività svolte in Italia sarà dell’Università degli Studi di Ferrara con la partecipazione dell’Università di Bologna, dei parchi del Delta del Po Veneto ed Emiliano. In Grecia l’azione sarà guidata dall’Istituto di ricerca – ELGO DIMITRA e in entrambi gli stati sarà fondamentale il coinvolgimento dei vallicultori e dei pescatori.

Durante i 4 anni di progetto nei mesi conclusivi di ogni anno (da agosto a dicembre) avverrà il rilascio in mare dei riproduttori selezionati sulla base del protocollo sviluppato nell’Azione A2. Il monitoraggio di questi riproduttori nella fase di avvio della loro migrazione sarà realizzato tramite l’Azione D1.2 e grazie a dei sistemi di marcatura di cui le anguille saranno dotate. Gli esemplari saranno marcati prima del rilascio con diverse tecnologie a disposizione: spaghetti tag applicati esternamente, trasmettitori impiantati internamente e tag satellitari pop-up.

In questi primi mesi di avvio dell’azione sono stati selezionati dei riproduttori grazie al citato protocollo e, prima del rilascio, sul dorso di ciascuno di essi è stato applicato uno spaghetto Tag colorato di verde ben visibile, con la scritta “Lifeel” e l’identificativo dell’esemplare. Il monitoraggio della migrazione di questi esemplari marcati con spaghetto Tag potrà essere effettuato nelle prime fasi migratorie grazie alla eventuale ricattura da parte di pescatori, a tal proposito è stato attivato nell’Azione E1 un sistema di segnalazione online (LIFEEL Alert) disponibile su questo sito (Fai la tua segnalazione!) per segnalare l’eventuale cattura di esemplari marcati.

Sviluppo di un protocollo di primo allevamento dell’anguilla e ripopolamento

Stato di avanzamento 20%

L’obiettivo primario di quest’azione è contrastare una pratica ancora molto diffusa in tutto l’areale della specie di prelievo in natura di grandi quantità di Anguille agli stadi giovanili per destinarli al consumo umano o all’allevamento, comunque finalizzato anch’esso al consumo.

Con quest’azione viene sviluppata e applicata una metodica del tutto originale, allo studio da parte dell’Università di Bologna da alcuni anni, che permette la riproduzione in cattività di soggetti sessualmente maturi e quindi il primo accrescimento delle larve, fino al momento della liberazione in natura, che avviene in mare.

Realizzazione dei passaggi per anguille

Stato di avanzamento 0%

I passaggi per permettere la libera ascesa, specifici per le giovani anguille, progettati con l’azione A3 verranno realizzati in Italia in tre siti diversi del delta del Po e sul Fiume Panaro e, in Grecia, lungo il Fiume Nesto Presso la diga di Toxotes. Due rampe che saranno realizzate sul Fiume Panaro non verranno costruite soltanto per le giovani anguille, ma per tutta la fauna ittica andando così a ripristinare la percorribilità nel tratto di pianura e di collina.

L’Azione C3 prenderà il via a partire dal 2022.

Realizzazione di un sistema di dissuasione per le anguille in discesa

Stato di avanzamento 0%

Con questa Azione il sistema di dissuasione sperimentale progettato durante l’Azione A4 sarà realizzato e installato presso la diga di Creva (Provincia di Varese) sul Fiume Tresa. Il sistema di dissuasione sarà tarato e ne sarà valutata l’efficacia nel dissuadere le anguilla dal prendere la via verso le turbine della centrale idroelettrica.

La realizzazione del sistema di dissuasione per le anguille in discesa presso la diga di Creva sul Fiume Tresa in Provincia di Varese non è ancora iniziata. Nell’Azione A4.2 è stato definito che come sistema di dissuasione saranno utilizzate delle luci stroboscopiche sommerse applicate in corrispondenza della griglia che protegge la presa d’acqua della centrale. I lavori per la posa del dissuasore inizieranno nei primi mesi del 2022.

Monitoraggio dell’efficacia dei rilasci delle anguille argentine selezionate

Stato di avanzamento 5%

Lo scopo di questa Azione è di verificare, da un lato, la validità del protocollo di selezione dei migliori riproduttori di anguilla elaborato con l’Azione A2; dall’altro lato, sarà valutata l’efficacia dei ripopolamenti di anguille argentine nell’incrementare la stock selvatico.

Questa azione si muove su due fronti: sin dal suo inizio, da un lato c’è un costante monitoraggio della validità del protocollo sviluppato ed impiegato prima di procedere alla marcatura e al rilascio dei riproduttori selezionati. Dall’altro lato c’è l’attività che riguarda il monitoraggio delle prime fasi migratorie degli esemplari marcati con il coinvolgimento di pescatori sportivi e di professione. Dopo una fase iniziale in cui è stato necessario selezionare il materiale tecnico per il monitoraggio, le attività sono iniziate con il coinvolgimento dei pescatori grazie a delle campagne di sensibilizzazione e informazione. Per facilitare la segnalazione di eventuali anguille marcate è stata realizzata una brochure consegnata ai pescatori e nei mercati ittici. Inoltre, è stato attivato il sistema di segnalazione on-line LIFEEL Alert (disponibile su questo sito al seguente link https://lifeel.eu/fai-la-tua-segnalazione/ ).

In questa fase è stato definito anche il posizionamento degli idrofoni fissi che saranno dislocati in un punto tra Cervia e Cesenatico su strutture di mitilicoltura in modo da formare un fronte perpendicolare alla linea di costa.

Questa Azione iniziata nell’ultimo trimestre del 2021, in seguito al rilascio dei primi riproduttori selezionati e marcati, proseguirà fino al termine del progetto.

Monitoraggio dell’efficacia dei passaggi realizzati nell’Azione C3 e monitoraggio del sistema di dissuasione

Stato di avanzamento 25%

Questa Azione monitora in fase ex-ante e in fase ex-post la migrazione degli esemplari di anguilla negli ambienti dove trascorreranno la fase di accrescimento nel reticolo delle acque interne. Il monitoraggio verificherà l’efficacia dei passaggi per anguille realizzati con l’Azione C3 e l’efficacia del sistema di dissuasione installato presso della diga di Creva. Quest’ultimo risulterà utile per la realizzazione delle linee guida elaborate nell’Azione A5.

Una delle attività di questa azione prevede una fase ex-ante dalla quale sarà possibile avere dei dati di riferimento su cui verificare la funzionalità dei passaggi per pesci realizzati tramite l’Azione C3. L’Università di Ferrara ha attivato il monitoraggio sia dei giovani in risalita sia delle anguille argentine in discesa, i primi dati non sono molto incoraggianti e di fatto ricalcano un po’ lo stato di salute di questa specie in Italia. In queste attività di monitoraggio è emersa una situazione di notevole criticità con una tempistica delle migrazioni che risulta spostata in avanti rispetto a prima: le ceche attese da fine novembre inizio dicembre, ora giungono tra fine febbraio e inizio marzo. Anche dall’attività di monitoraggio in continuo nel passaggio per pesci di Isola Serafini sul Fiume Po (opera realizzata nell’ambito del progetto Life Con.flu.Po (https://www.life-conflupo.eu/index.php?lang=en), che è attiva dall’inizio del progetto, non giungono buone notizie, infatti, nessun esemplare di anguilla è risalito dal passaggio per pesci.

Anche a Creva, dove sarà installato un sistema di dissuasione saranno condotte delle indagini tramite telemetria acustica per valutarne l’efficacia sia prima che dopo la realizzazione del disssuasore.

Il monitoraggio proseguirà fino alla fine del progetto e comprenderà il monitoraggio nei pressi infrastrutture blu previste in Italia e in Grecia una volta che saranno ultimate.

Monitoraggio dei risultati del programma di allevamento per gli stadi giovanili di anguilla

Stato di avanzamento 0%

L’Azione D3 monitora e valuta il successo del protocollo sperimentale di produzione in cattività dell’anguilla messo a punto e implementato con l’Azione C2.

Monitoraggio dell’impatto del Progetto

Stato di avanzamento 0%

Azione fondamentale per valutare il successo complessivo del Progetto e per calibrare l’andamento delle singole azioni. Sarà portata avanti per tutto il progetto e coinvolgerà tutti i partner.

Attività di informazione e di sensibilizzazione

Stato di avanzamento 25%

Azione di comunicazione di Progetto, in questa azione saranno messe in campo varie iniziative e prodotti destinati a informare e sensibilizzare la popolazione e le diverse categorie di portatori di interesse sull’urgenza di attivarsi per la conservazione dell’anguilla e sulle attività del progetto stesso.

Divulgazione tecnica e networking

Stato di avanzamento 15%

Informazione, scambio tecnico-scientifico e cooperazione con altri gruppi di ricerca che si stanno occupando di attività analoghe in altre parti dell’Unione Europea

Gestione del Progetto e attività After Life

Stato di avanzamento 25%

Gestione e coordinamento generale del Progetto assicurato attraverso una struttura di gestione definita che coinvolge tutto il partenariato ed è favorita dalla presenza di un unico Project Manager. Inoltre, sarà elaborato l’After LIFE plan che sarà messo in campo quando il progetto sarà concluso, al fine di dare continuità alle misure di conservazione dell’anguilla intraprese durante il Progetto.