Il Progetto

Il progetto prende spunto dal contesto territoriale ed ambientale e dall’esperienza di gestione e ricerca sviluppata in quest’ambito dagli Enti coinvolti nel partenariato. Esso contribuisce all’attuazione, al miglioramento e all’ottimizzazione del Regolamento CE n.1100/2007 e del Piano Nazionale di Gestione della specie, offrendo nuovi strumenti operativi, replicabili anche fuori dall’area progettuale, con potenziali ricadute molto positive anche per il settore produttivo dell’acquacoltura e della pesca. Larga parte del progetto è dedicata alla sua replicazione nell’intero areale europeo della specie, sia con azioni concrete di conservazione e di sensibilizzazione realizzate in Grecia, grazie alla partecipazione del Partner greco DEMETER, sia con attività di trasferimento delle competenze e delle conoscenze maturate.

Il Progetto

Il progetto prende spunto dal contesto territoriale ed ambientale e dall’esperienza di gestione e ricerca sviluppata in quest’ambito dagli Enti coinvolti nel partenariato. Esso contribuisce all’attuazione, al miglioramento e all’ottimizzazione del Regolamento CE n.1100/2007 e del Piano Nazionale di Gestione della specie, offrendo nuovi strumenti operativi, replicabili anche fuori dall’area progettuale, con potenziali ricadute molto positive anche per il settore produttivo dell’acquacoltura e della pesca. Larga parte del progetto è dedicata alla sua replicazione nell’intero areale europeo della specie, sia con azioni concrete di conservazione e di sensibilizzazione realizzate in Grecia, grazie alla partecipazione del Partner greco DEMETER, sia con attività di trasferimento delle competenze e delle conoscenze maturate.

Strategie

Per la sua parte italiana, il progetto coinvolgerà gli Enti competenti (AdBPo e Regioni) che hanno sottoscritto il “Protocollo d’intesa per una gestione sostenibile e unitaria della pesca e la tutela del patrimonio ittico nel fiume Po”, arrivando sino alle parti più remote del bacino idrografico vocazionale, compreso il Canton Ticino, promuovendo e sviluppando una governance comune e condivisa. In Grecia LIFEEL esporterà nei tempi di progetto il suo approccio alla conservazione dell’Anguilla attraverso interventi concreti sul territorio ed il trasferimento delle competenze necessarie a garantirne la sostenibilità.

Ai fini degli obiettivi operativi sopra enunciati, LIFEEL metterà in campo le seguenti strategie:

Interventi specie-specifici di deframmentazione

Il Progetto migliorerà concretamente la permeabilità del reticolo fluvio-lacustre all’Anguilla, mediante interventi specie-specifici di deframmentazione sia in Italia (in particolare, nel bacino del Ticino, nel Delta del Po e nel Fiume Panaro), sia in Grecia (sul fiume Nesto), e mettendo a sistema le potenzialità legate al territorio e alle competenze maturate anche nel corso del progetto, per definire in maniera partecipata un piano di deframmentazione del reticolo idrografico atto a garantire la più libera migrazione possibile dell’Anguilla in risalita e in discesa.

Salvaguardia dei soggetti adulti potenziali riproduttori selvatici

Il progetto realizzerà la salvaguardia dei soggetti adulti potenziali riproduttori selvatici, garantendone il ritorno al mare e alle aree riproduttive, attraverso la messa a punto e l’applicazione di tecniche incruente di valutazione del processo di “argentinizzazione” e con la liberazione dei riproduttori più validi catturati nelle zone del Delta Padano dai vallicoltori.

Sperimentazione nel campo della produzione di Anguilla in cattività

Il supporto al reclutamento naturale dei giovanili sarà perseguito attraverso il compimento della ricerca e della sperimentazione nel campo della produzione di Anguilla in cattività, iniziata da un quinquennio dal Centro di Ricerca Universitario di Cesenatico e che ha già ottenuto il successo della riproduzione indotta dell’Anguilla in ambiente di allevamento. Nell’ambito di questo progetto, sarà realizzato il secondo step della ricerca, con un sotto-progetto pilota di svezzamento delle forme larvali in ambiente naturale controllato, al fine di fornire all’acquacoltura da ingrasso e da ripopolamento una valida alternativa alla pressione di pesca sul reclutamento naturale dei giovanili.

Sensibilizzazione, coinvolgimento e formazione

Al fine di arginare i pericoli derivanti all’Anguilla europea dalla mancanza di informazione, saranno realizzate esperienze diversificate e stratificate a seconda del target, in prodotti ed eventi di informazione e sensibilizzazione, coinvolgimento e anche di formazione vera e propria.

Area di progetto

LIFEEL avrà luogo in due aree geografiche ben definite: in Italia esso riguarderà l’area del bacino idrografico del Fiume Po (con particolare riferimento alla porzione di pianura e collinare) e del Delta del Po. Gli interventi concreti diretti sull’ambiente e sulla specie si svolgeranno sui fiumi Tresa, Ticino, Panaro, Po, e nelle aree del Delta del Po e delle Valli di Comacchio. Qui il progetto coinvolgerà tre Regioni amministrative – Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna – ed anche la porzione svizzera del bacino del Po, estesa nel Canton Ticino, potendo anche contare sul sostegno finanziario del Cantone all’intero progetto. La seconda area coinvolta si trova in Grecia: qui il progetto si focalizzerà sul territorio del Parco Nazionale della Macedonia Orientale e della Tracia, comprendente il bacino del Fiume Nesto e un sistema di lagune che rappresenta oltre il 24% delle lagune presenti in Grecia. Le azioni concrete di conservazione riguarderanno proprio il fiume Nesto e le lagune.

Italia

Grecia